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ARTSLIFE :Arte balsamo della psiche. La quarantena degli artisti, Leo Ragno

L’aria sospesa, gli spazi dilatati, i silenzi, il fluire sordo del tempo. L’attesa pervasa di un chiarore surreale e indefinito che scandisce le vite della quarantena. Abbiamo chiesto a una serie di artisti di raccontarci lo scorrere del tempo dalle proprie case, trasformate in temporanei atelier. La vita di un artista ai tempi della pandemia.

I tempi di Leo Ragno

Come passi la giornata, dove e come dipingi ora?

La routine casalinga non è molto cambiata rispetto a prima. Avendo uno spazio in casa adibito a studio ho la possibilità di lavorare senza fare spostamenti e questa è diventata improvvisamente una fortuna. Ero alla ricerca di uno studio più grande a Milano ma la ricerca è stata interrotta dal lockdown. È sicuramente cambiato però l’approccio al lavoro. Ho avuto circa quindici giorni in cui non sono riuscito a realizzare nulla, l’impressione era che non si potesse continuare a fare le stesse cose fatte fino al giorno prima come se nulla stesse accadendo, con la sensazione che il mondo crollasse attorno. Sono stati giorni in cui non ho lavorato fisicamente con pennelli e matite ma in cui molte sono state le riflessioni sul lavoro da fare e sui possibili cambiamenti lasciando sedimentare più del solito le idee. Attualmente sto lavorando molto col disegno, forse in maniera più spontanea del solito, con delle tematiche nuove, sto cercando di aprire il più possibile a nuovi contenuti raccogliendo quanto di nuovo possa partorire questa condizione.

Intervista completa qui : https://artslife.com/2020/04/17/arte-balsamo-della-psiche-la-quarantena-degli-artisti-leo-ragno/

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